Attualmente le aree rurali rappresentano più del 50% della superficie europea, e ricoprono notevoli ruoli di primaria importanza, forniscono cibo, risorse naturali, beni pubblici ambientali, biodiversità, paesaggi agricoli, contribuiscono a preservare le risorse naturali e a generare servizi ecosistemici di pubblica fruizione.

Tutto ciò rende chiara la interdipendenza che esiste oggi tra aree rurali e urbane. Spesso le aree rurali svolgono funzioni a sostegno delle aree urbane e al contempo le aree urbane sono sempre più alla ricerca di ruralità. A questo proposito la politica dell’Unione Europea attraverso l’istituzione del Fondo Europeo per lo sviluppo Rurale (Feasr) e con la creazione dei progetti Leader ha promosso la valorizzazione dello spazio rurale. Questa politica ha incentivato la dimensione territoriale e ciò si evince anche nelle scelte che Stati membri e regioni devono fare elaborando i rispettivi programmi, all’interno dei quali i gruppi di azione locale e le politiche ad essi riservate rivestono un ruolo centrale nell’azione di sviluppo e di evoluzione del contesto socio-economico delle società future, nelle quali la dimensione rurale assume un ruolo attivo in stretta sinergia ed equilibrio con le aree urbane.

Le aree rurali sono soggette alle pressioni delle aree urbane ma beneficiano allo stesso tempo delle attività offerte dalle città. Viceversa le aree metropolitane possono beneficiare delle attività ricreative e degli elementi naturali appartenenti alle aree rurali. In entrambe i casi aree rurali e urbane figurano come partner formando territori funzionalmente integrati, condividendo sempre più attivamente costi e benefici delle politiche attuate (Csd, 1999). All’interno di questo claboratorio si propone di indagare quelle che sono le esperienze di condivisione, sostegno, integrazione delle azioni previste dai GAL che in qualche modo incidano o abbiano un ruolo a supporto dell’integrazione tra aree rurali ed urbane, mettendo in risalto azioni che hanno contribuito a favorire processi sinergici con ricadute dirette o indirette tra i diversi territori.
L’analisi di tali processi potrebbe e dovrebbe sfociare anche in una più efficace programmazione politica (PSR), più attenta alle necessità dei singoli territori.

Referenti del laboratorio:

  • Gianluca Macchi – GAL Valtellina: Valle dei Sapori 2014-2020
  • Carmelita Trentini – GAL dei Colli di Bergamo e del Canto Alto

 

Comitato promotore:

  • Rita Mazzolani – GAL “Terre del Primitivo”
  • Salvatore Tosi – GAL Metropoli Est
  • Eligio Troisi – GAL Colline Salernitane
  • Patrizia Di Fazio – GAL Castelli Romani e Monti Prenestini
  • Mario Addeo – GAL Vesuvio Verde
  • Dante Spinelli – GAL Quattro Parchi Lecco Brianza
  • Luca Matteo Sormani – GAL Risorsa Lomellina
  • Rosalia Montefusco – GAL Terreverdi Teramane
  • Patrizio Musitelli – GAL Valle Brembana 2020

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