La valorizzazione del patrimonio culturale attraverso l’incremento della sua fruizione quale scelta strategica dell’azione dei GAL proponenti attiene alla connessione virtuosa tra economia e cultura ed in particolare al ruolo che la cultura svolge quale via dello sviluppo locale, in generale, e delle identità locali rurali, in particolare.
Per molto tempo, economia e cultura sono stati trattati come ambiti non interconnessi: così, mentre la prima è orientata allo studio dell’agire strumentale, alla produzione materiale di beni e servizi ed è principalmente guidata dall’interesse individuale, la cultura viene invece concepita come l’ambito delle forme espressive, della produzione simbolica ed è manifestazione di valori collettivi.
I beni culturali, per loro natura, sono strettamente connessi ‒ in quanto ne sono espressione ‒ al contesto storico e geografico su cui insistono ed alla comunità a cui appartengono (o dovrebbero appartenere).
Nel vasto panorama delle spinte economiche verso la globalizzazione, lo sviluppo della attività connesse ai beni culturali tende invece a rimanere a vantaggio dei singoli territori.

Descrizione degli argomenti che si propone di trattare il Laboratorio:

  • Sperimentare nuovi modi, possibilmente comunitari, di creare valore aggiunto, valorizzando al meglio la ricchezza delle risorse culturali a disposizione;
  • Come incrementare la fruizione dei beni culturali presenti nelle aree rurali, anche attraverso l’individuazione di soluzioni e di servizi innovativi in grado di favorire la crescita sostenibile del territorio;
  • Come generare interconnessione tra i gestori delle risorse culturali e ambientali di pregio ed imprese, start up e spin off di ricerca che sono impegnati nella valorizzazione di percorsi turistici esistenti di particolare richiamo;
  • Come legare ad una unica visione strategica di lungo periodo, da un lato, istituzioni locali, enti di ricerca e agenzie di sviluppo locale e, dall’altro, operatori turistici, imprese agroalimentari e imprese creative e culturali, accomunati sia da elementi immateriali – aspetti identitari, memoria storica, aspetti culturali – sia da elementi materiali – beni paesaggistici e ambientali, beni architettonici e monumentali, itinerari storici;
  • Quali modalità di intervento i GAL possono utilizzare per la promozione e la valorizzazione integrata del patrimonio culturale e ambientale dei territori, al fine di favorire il turismo rurale sostenibile e rafforzare le identità locali

 

Referente del laboratorio:

  • Alessandro La Grassa – GAL Valle del Belice (TP-AG-PA)

 

Comitato promotore:

  • Rocco Lima – GAL Elimos (TP)
  • Salvatore Tosi – GAL Metropoli Est (PA)
  • Marcello Troìa – GAL Rocca di Cerere (EN)
  • Patrizio Musitelli – GAL Valle Brembana 2020
  • Veronica Fanchini – GAL Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi
  • Gianluca Macchi – GAL Valtellina: Valle dei Sapori
  • Tiziano Cinti – GAL Terre di Pre.Gio.
  • Carlo Ricci – GAL Maiella Verde

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