La storia dei territori montani dal dopo guerra ad oggi è stata segnata ad un progressivo processo di spopolamento. Nel nostro paese le aree montane si abbandonando per una combinazione di fattori: mancanza servizi, l’inospitalità del clima, costi di vita insostenibili a fronte della poca redditività del lavoro. Le principali attività montane, l’agricoltura, l’allevamento e l’artigianato, hanno subito la concorrenza feroce della globalizzazione trovandosi impreparate a competere con i prezzi bassi offerti in pianura, dove spesso, si produce e si alleva in maniera intensiva. Questa concorrenza ha causato un graduale impoverimento, con molteplici conseguenze sul territorio. Abbandonando le terre, diminuisce la biodiversità, si favorisce l’avanzamento del bosco, esponendo il territorio anche al rischio di dissesto idrogeologico. Ad aggravare questo fenomeno, alcuni territori montani sono ciclicamente martoriati da fenomeni naturali ed in certi casi catastrofici, che infliggono cicatrici indelebili sul tessuto socio-economico. E in questo scenario che, con il Lab. “VIVERE LA MONTAGNA” – Modelli virtuosi di sviluppo locale per la vitalità dei territori rurali marginali, si propone un approfondimento sulle tematiche che indeboliscono questi territori, riducendone la vitalità ed il benessere sociale, e conseguentemente le prospettive di sviluppo e appetibilità. L’obiettivo del Lab. sarà quindi quello di favorire un confronto tra i diversi territori alpini e appenninici, nei quali da anni le politiche di sviluppo locale agiscono per contrastare e combattere questo fenomeno. Il coinvolgimento dei GAL di zone montane alpine e ed appenniniche permetterà di favorire lo scambio di conoscenze, esperienze di successo e buone pratiche, nonché individuare modelli virtuosi e replicabili da esportare ed implementare in altre realtà montane ancora marcatamente segnate da forti limitazioni. Un altro elemento di forza del laboratorio è sicuramente la tempestività. In un momento congiunturale in cui i GAL sono chiamati a disegnare le strategie di sviluppo locale 23-27 e definire gli strumenti di attuazione dei PAL, il Laboratorio potrà accompagnare i lavori di progettazione fornendo utili spunti per la valorizzazione della “Risorsa Montagna”. In quest’ottica, che i GAL del Nucleo promotore, ed auspicabilmente altri GAL interessati a questi approfondimenti, potranno cimentarsi in confronti, scambi di buone pratiche e, perché no, in sviluppo di nuovi prodotti e processi.
Referente del laboratorio:
- David Fongoli – GAL Valle Umbra e Sibillini
Comitato promotore:
- Matteo Montanari – GAL Alta Umbria
- Paolo Pennazzi – GAL Ternano
- Gianluca Gariuolo – GAL Start 2020
- Nicola Tampone – GAL La Cittadella del Sapere
- Barbara Matellon – GAL Open Leader
- Marta Anello – GAL Valle d’Aosta
- Stefano Giustozzi – GAL Sibilla
- Rocco Corrado – GAL Fermano Leader
- Marina Valentini – GAL Piceno
- Carlo Ricci – GAL Majella Verde
- Gianluca Macchi – GAL Valtellina
- Patrizio Musitelli – GAL Valle Brembana 2020
- Mario Di Lorenzo – GAL Alto Molise
- Maurizio Aluffi – GAL Vette Aretine
- Mario Poma – GAL Valli Di Lanzo Ceronda e Casternone
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