I momenti di crisi mettono in evidenza l’esigenza di un cambiamento e dalle sue radici possono germogliare altri mondi possibili, praticabili, esperienze concrete, buone pratiche attraverso cui l’alternativa prende forma, si sperimenta. I GAL sul territorio operano a stretto contatto con i soggetti locali. Il contesto di emergenza sanitaria covid19 ha inevitabilmente accentuato le situazioni di marginalizzazione. Il metodo LEADER costituisce ora più di prima un’opportunità di mobilitazione, di condivisione, di progettazione di nuovi modelli di un nuovo patto fra cittadini e imprese dove le comunità generano nuovi processi di rinascita di un’economia locale partecipando direttamente all’ideazione, al finanziamento e alla gestione dei fattori produttivi. La comunità può generare progetti i cui protagonisti sono reti di attori locali (agricoltori, produttori, imprese ma anche rappresentanti di associazioni, amministrazioni locali, esperti, ricercatori e singoli cittadini) che, in alcuni casi, prendono la forma di cooperative, associazioni, imprese di comunità. Si tratta di modelli di progetto e di impresa multisettoriali dai tratti originali, capaci di sintetizzare l’attenzione al territorio e alla collettività e mantenere la rotta sul lavoro, sulla sostenibilità economica, sociale, ambientale delle azioni intraprese e da intraprendere.
Spunti di riflessione per iniziare questo cammino:
– definire lo spazio della comunità, che non sia un confine ma incontro e contaminazione;
– definire i principi caratterizzanti il progetto di comunità (spazio e luogo, tematismi, attori) che possano trovare sostegno nell’ambito di Strategie di Sviluppo Locale LEADER e/o altre politiche UE, nazionali e regionali;
– individuare azioni e strumenti utili ai GAL per accompagnare i primi passi, favorire l’incontro nella comunità, le fasi di generazione dei progetti e aiutare a superare le criticità;
– individuare azioni e strumenti per favorire reti di comunità e esperienze di contaminazione;
– identificare criteri e azioni che possano contribuire a facilitare l’accesso alle risorse potenzialmente disponibili delle politiche di sostegno a quelle organizzazioni, associazioni, cittadini che, al di là della forma giuridica espressa, sono gli interpreti del progetto del proprio futuro espresso nella e dalla comunità;
– individuare una metodologia di monitoraggio e valutazione dell’impatto sociale, economico ed ambientale dei progetti comunità;
Il referente del laboratorio è:
- Stefano Stranieri (GAL MontagnAppennino)
Il gruppo promotore è composto da:
- Carlo Ricci (GAL Maiella Verde)
- MarioDi Lorenzo (GAL Alto Molise)
- Tiziano Cinti (GAL Terre di Pregio)
- Alessandra Ferrara (Agenzia di Sviluppo GAL Genovese)
- Pier Luigi Aceti (GAL STS)
- Salvatore Tosi (GAL Metropoli Est)
- Pier Giorgio Sturlese (GAL Montagna Leader)
- Andrea Brogioni (GAL FAR Maremma)